Il garante della privacy si è pronunciato sul green pass, che permetterebbe gli spostamenti sul territorio italiano in base al colore delle regioni. Nel video l’avvocato Mauro Sandri.
GARANTE DELLA PRIVACY: L’iter di conversione del decreto legge numero 44 che contiene al suo interno la famigerata norma che obbliga i sanitari alla vaccinazione è fermo alla Camera.
Si tratta di un ulteriore importante stop che fa seguito a quello intervenuto al Senato. Grazie al fuoco di sbarramento attuato dal senatore Ciampolillo con la presentazione di numerosi emendamenti e della pregiudiziale di incostituzionalità, redatta a sei mani con il sottoscritto e con l’avvocato Giulio Marini.
Questo ulteriore fermo è stato determinato da un intervento del garante della privacy che ha eccepito l’illegittimità di alcune norme contenute nel decreto stesso relative al trattamento dei dati sensibili.
E conseguenze di questo intervento sono innanzitutto a livello legislativo, perché ora la Camera dovrà riapprovare un testo che tenga anche conto delle modifiche richieste dal garante, successivamente questo nuovo testo dovrà essere licenziato in ultima stesura dal Senato. Anche alla Camera vi sono alcuni deputati che sicuramente presenteranno ordine del giorno che comunque rallenteranno l’iter. Le conseguenze più rilevanti sono però quelle a livello giuridico concreto per ciascuno dei sanitari che hanno deciso comunque di non farsi vaccinare.
In particolare a questo punto, a mio parere, rimangono dubbie dal punto di vista della legittimità tutte le comunicazioni inviate dai vari enti. Che si tratti di Ats piuttosto che imprenditori privati che occupano il personale sanitario e questa nullità delle comunicazioni conseguente alla modifica del decreto legge è suscettibile di essere immediatamente eccepita.