Recessione tecnica. Non usa mezze parole il presidente di Confindustria Carlo Bonomi per analizzare le previsioni dell’economia italiana per i prossimi mesi. E al premier Mario Draghi manda un messaggio chiaro e forte: ora è il momento di «adottare misure strutturali e adeguate». «Credo sia venuto il momento di abbandonare queste azzardate illusioni», mette subito in chiaro snocciolando le stime della crescita del nostro Paese, riferendosi alle convinzioni che la crisi russo-ucraina possa risolversi nel giro di qualche settimana e che la situazione torni a prima del Covid.
«I numeri del rapporto sono numeri che spaventano in maniera forre perché danno concretezza ad un allarme che cresce e che Confindustria, inascoltata, aveva già lanciato – spiega alla platea di manager e imprenditori del workshop Ambrosetti a Cernobbio -. Lo scenario di oggi dice che la crescita del Pil scenderà nel 2022 sotto il 2%, all’1,9% e non più del 4% come tutti noi ci aspettavamo tenendo conto anche dell’effetto di trascinamento sul 2022 del forte rimbalzo registrato nel 2021: questo vuol dire che nei primi 2 trimestri del 2022 saremo in recessione tecnica». Poi un attacco diretto a Draghi per quel che riguarda le misure per arginare il rincaro dei prodotti energetici: «Le misure fin qui adottate dal Governo non sono sufficienti» per contrastare il caro energia, la risposta rapida e strutturale che aspettiamo l’abbiamo illustrata da settimane al Governo. È un tetto al prezzo del gas».
«Chiediamo una operazione trasparenza prosegue – è stata data la possibilità all’Arera di prendere i contratti e vedere come sono fatti, vedremo che c’è ampio margine per rivedere il prezzo. Se non lo si fa in Europa, il tetto sui prezzi di mercato si può e si deve farlo in Italia». Duro anche il giudizio sul Pnrr sul quale il governo non vuole fare correzioni. Per quanto riguarda la parte energetica, spiega Bonomi, «oggi non comprende gli ingenti investimenti necessari per sostituire la quota di gas russo, quindi va modificato». «Bisogna battersi affinché l’Europa capisca che nel quadro attuale enormi filiere industriali restano ancora più scoperte a rischi giganteschi, se continuiamo a prendere alla lettera le proposte della Commissione Ue elaborate in uno scenario – sottolinea Bonomi – in cui nessuno degli attuali, devastanti elementi perturbatori era presente».
«Serve un riformismo competitivo – attacca ancora Bonomi – occorre fare quelle riforme che da trent’anni il Paese aspetta, che lo rendano competitivo, e che non si sono mai fatte. Su quelle ovviamente bisogna andare avanti mentre sul resto fatico a capire se – permettetemi la battuta – oggi sono più importanti 52 km di piste ciclabili o forse realizzare quegli impianti di rigassificazione di cui abbiamo bisogno e che possono portare sollievo alle bollette energetiche di imprese e famiglie». Il rischio, conclude il presidente degli industriali, «è che faremo le 52 piste ciclabili e ci andremo tutti perché non avremo altro». E il centro studi di Unimpresa calcola anche a quanto potrebbe ammontare il taglio del 2% di crescita del Pil: la guerra tra Russia e Ucraina potrebbe far perdere all’Italia, nel 2022, circa 41 miliardi di euro di prodotto interno lordo, in pratica oltre il 36% della crescita economica prevista per quest’anno. di Adriano Bonanni – Il Tempo
IN QUESTI ULTI DUE ANNI DI FARSA PANDEMICA, HO FATTO UNO STUDIO APPROFONDITO DI TUTTA LA NOSTRA MARTORIATA ECONOMIA RIDOTTA SUL LASTRICO PER QUANTO SOTTO VI RIPORTO !
Sia in ambito sanitario, che finanziario e energetico, ho maturato le competenze giuridiche ed economico finanziarie, che mi consentono oggi di poter rendervi edotti ed informati e spiegarvi come disarcionare il potere speculativo della politica attuale!
Per tale ragione vi imploro di mettervi tutti in gioco, tutti i gallipolini nessuno escluso, per salvare la nostra terra , la nostra martoriata terra, facendo altrettanto…. così da invalidare con azioni politiche mirate, tese a fare gestire la città di Gallipoli ai cittadini gallipolini , il Salento ai salentini e l Italia agli italiani!
Ognuno di voi deve mettersi in gioco in politica e togliere agli speculatori della politica attuale il controllo del turismo, della ristorazione e delle risorse economiche della nostra meravigliosa terra!
Un tesoriere della Banca Nazionale del Lavoro ci spiega come Mario Draghi, dopo aver sottoscritto un documento ufficiale del “settore corpored” dello “stiling commit” , sottoscrive e dichiara ufficialmente in questo documento la “distruzione creativa della società italiana” è poi divenuto attuatore del piano come PdC nel nostro paese !
Ciò sulla base di documenti ufficiali pubblicati nelle banche centrali e quindi alla luce del sole….e diventa PdC , per letteralmente eseguire e distruggere in maniere “creativa” 🤦 la società italiana!
Quanto indicato non è un complotto o una cospirazione…ma peggio è un qualcosa che per mancanza di seria informazione da parte dei cittadini, avviene perché la stessa società è stata impegnata astutamente nelle problematiche generate per distogliere da tale gravissimo fatto in atto di distruzione “creativa” della società italiana e il cittadino non si è accorto di quanto sta accadendo, anche perché tale processo è avvenuto in maniera così lenta che nessuno “se ne è accorto” !!! Nessuno? 🤔
E mentre il “settore corpored” finanziava il progresso dell umanità , internet , etc… contemporaneamente avviava questo piano che era propedeutico a quanto sopra operato , organizzato, dal “Gruppo dei 30” :
“Gruppo dei Trenta – Wikipedia” https://it.m.wikipedia.org/wiki/Gruppo_dei_Trenta
Ciò che non dice wikipedia….e’ che si tratta di un gruppo , detto dei 30 , che è un gruppo finanziario sovranazionale dove la politica tutta italiana ha consegnato la nostra sovranità permettendo quanto segue!
La famosa “Green economy” non è certo riferita a parchi o giardini, anzi il contrario…si tratta di energia dipinta di verde ma di fatto non si è fatto investimenti in direzione del sole dal quale avremmo energia a basso costo, se però i pannelli fossero quelli giapponesi, o avessimo avviato noi una produzione di tali pannelli ( da sempre ogni cosa che produciamo noi la facciamo meglio di chiunque al mondo) dove il solare ha avuto la sua prima nascita nel 1963….
Ancora oggi il pannello prodotto nel 1963 in Giappone produce , dopo 49 ani, il 52% di energia solare, mentre si è “preferito” farli fare ai cinesi i cui pannelli ( siamo obbligati a comprare pannelli dall’ importatore…che ha preso accordi con i produttori cinesi) sono tarati e creati per durare massimo 10/15/20 anni, con un calo di produzione di energia dopo i primi anni fino al 20/30/50% in meno e oltre, così da venire ciclicamente ristrutturati ogni 10/15 anni con i relativi costi aggiuntivi , per tale ragione pur lavorando nel settore pannelli solari ho lasciato l incarico di responsabilità di vendita di due società leader, proprio perché mi accorsi che in Italia , il settore era simile ad un raggiro vero e proprio e se volevo raggirare i clienti potenziali , avrei fatto le rapine a 30 anni e non aspettavo gli attuali 55 per derubare il prossimo!
Il grosso problema che abbiamo è che quasi il 90% , anni fa, oggi ridotto al 50% almeno…della popolazione, non ha idea di cosa debba fare la politica….di quali siano i reali bisogni del nostro paese e tutti infatti “sperano” che “SuperMarioBross” essendo un “grande economista” faccia qualcosa….ma non si sa bene cosa…per risolvere i problemi ,ma Draghi è venuto a fare la “distruzione creativa della nostra società” L HA SCRITTO e LO HA DETTO APERTAMENTE , UFFICIALMENTE !!!
Così quel 90% , forse, speriamo, oggi il 50% dei cittadini italiani, edotto dei fatti qui relazionati a tutti voi ha preferito astenersi dal voto…pensando che nulla cambi, ma se non cambia è proprio perché vi siete astenuti, fino all’ 80% nelle ultime amministrative!
L Italia è un paese fortissimo composto da piccole e medie imprese che diffondono il made in Italy in tutto il mondo , solo il made in Italy vale 80 miliardi di euro…che la politica ha svenduto ai falsari, colpendo al cuore l intero settore!
Inoltre i servizi legati alle piccole e medie imprese…prima erano forniti dalle partecipazioni statali, ed erano ottimi ed eccellenti , oggi non esiste più tale gestione che è affidata al “settore corpored” per attivare la “distruzione creativa” annientando sempre più il settore del piccole e medie imprese lasciando spazio alle multinazionali!
Ecco perché anche a Gallipoli come nel resto d Italia, si vuole realizzare grandi villaggi gestiti dal “settore corpored” delle multinazionali…in cambio di una pioggia di miliardi per la politica accondiscendente…ecco perché la strada nel punto del lungomare , all altezza della seconda entrata della baia verde è stata interrotta per preparare le condizioni per un mega – villaggio che parta dalla seconda entrata della baia verde ( arrivando da Gallipoli sul lungomare direzione Leuca) fino a punta pizzo…con la compiacente collaborazione degli imprenditori/speculatori che pensano solo ad accumulare denaro incapaci di creare ricchezza per il territorio nazionale, come locale, nel caso del Salento-Gallipoli! Non tutti ma quasi …
Ciò sopratutto perché i figli degli imprenditori di un tempo, che hanno costruito ricchezza in città e sul territorio, oggi tali figli titolari delle attività dei padri, vivono in maniera parassitaria generando rendite e non ricchezza per così facendo avere molto denaro anche se a scapito del territorio! Va da sé che la politica e l imprenditoria speculativa da spazio sempre più ampio alle “corpored” multinazionali, che con tale presenza delle multinazionali hanno immensi profitti ma senza sforzi (relegati solo seduti sul cesso al mattino) o dover cimentarsi nella creazione di quella ricchezza, prodotta da un turismo che se non speculativo per soli due mesi l’anno, darebbe sviluppo economico a tutta la società civile e tutto l anno, annullando l illegalità oggi diffusa e la stessa criminalità, in quanto in uno stato di benessere collettivo e diffuso , nessuno sarebbe più propenso all illegalità e al crimine organizzato, perché non più necessario!
Ed ecco perché il primo obbiettivo delle multinazionali è proprio l espropriazione delle connessioni balneari, che raggirando gli attuali gestori con compensi milionari, cercano di assumere il totale controllo di un patrimonio che vale centinaia di miliardi pagato a pochi milioni per ogni concessionario! Se non molto meno…
Ti do un milione per la tua spiaggia, ci lavori dentro tu alle mie regole e condizioni e poi con il tempo ti tolgo di mezzo e gestisco tutto io, multinazionale ! Con il tempo rendo le strutture permanenti che grazie la clima lavoreranno 12 mesi l anno e mi fruttano a me multinazionale, 10/20/30 milioni l anno….un bell’affare non c’è che dire! Su 100 concessioni nel Salento soltanto, ad esempio, ottengo 20 Mil di media annui X tali 100 concessioni…2 miliardi annui che ho ottenuto pagando solo 100 milioni una volta sola , contro i 2 miliardi più o meno ogni anno per sempre! Un grande affare non c’è che dire! Sulla vostra/nostra pelle!!!!
SVEGLIAAAAAAAAAAAA !!!
Questi sono fatti acclarati e redatti su documenti ufficiali mica chiacchiere da social…