In Germania è a discrezione dei titolari dei locali ammettere solo i vaccinati, in Olanda basta un’autocertificazione, in Ungheria è richiesto solo ai minorenni
In alternativa dovrà mostrare un test negativo, che effettuerà a proprie spese. La misura, annunciata dal presidente Macron il 12 luglio, serve a incentivare le vaccinazioni: e funziona, con un boom di prenotazioni sulla app dedicata.
Ma la Francia non è il solo Paese europeo a riservare a chi esibisce un «pass» vaccinale l’ingresso in ristoranti, luoghi pubblici chiusi e mezzi di trasporto.
Green pass Europa: Danimarca e Repubbliche Baltiche
Tra i primi Paesi a introdurre un certificato Covid obbligatorio c’è stata, la scorsa primavera, la Danimarca. Ristoranti, musei, cinema, teatri, parrucchieri sono accessibili solo a chi mostra la app Coronapas, che certifica la vaccinazione o il tampone.
La app è nata prima della certificazione europea, e lo scopo — prima che viaggiare all’estero — era quello di rendere sicuri gli spostamenti interni. Opposta la parabola dell’app estone, nata anche lei prestissimo ma solo a scopo espatrio: il governo di Tallinn si è sempre detto contrario a «profilare» i cittadini.
Al contrario, in Lituania e Lettonia solo le persone vaccinate possono consumare pasti al ristorante, andare in palestra, al cinema e a teatro. Gli altri si siedono fuori , con rigide regole di distanziamento e limiti al numero di commensali e partecipanti.
Germania e Austria
In Germania la app CovPass Check registra, come la nostra Immuni, lo stato vaccinale e il più recente tampone effettuato. Ristoratori e albergatori possono — ma non è obbligatorio, e le regole variano da Land a Land e persino da un’azienda all’altra — chiedere ai visitatori di mostrarla, e di lì decidere di accordare o meno l’ingresso.
Più vincolante è la regola in Austria, dove hotel e ristoranti sono aperti, ma all’ingresso è richiesto un certificato vaccinale o una prova di guarigione, o l’esito del tampone negativo. Segue la registrazione con nome e cognome.
Ma chi entra poi può stare senza mascherina. Gli hotel offrono test agli ospiti ogni 48 ore. Queste regole valgono anche per i club notturni — che possono funzionare al 75% della capacità — e sono in vigore fino al 23 luglio, poi saranno riaggiornate.
Paesi Bassi e Irlanda
Nei Paesi Bassi si entra facilmente quasi dappertutto e non servono pass: nei ristoranti vige l’obbligo di autocertificazione, rispondendo a un questionario medico — non anonimo — all’ingresso.
Solo i ristoranti che applicano questa regola possono funzionare a capacità piena. L’Irlanda ha introdotto una legislazione temporanea, per ora valida fino ai prossimi tre mesi, per i servizi al coperto, come i ristoranti senza dehors. In questa fase l’accesso a ristoranti e hotel è permesso solo a chi è completamente vaccinato o guarito dal Covid, e in possesso di un «Covid cert».
Solo in un secondo momento l’accesso sarà permesso anche ai non vaccinati in possesso di un tampone negativo recente. Eccezioni permesse: gli adolescenti con genitori e il personale che non vuole vaccinarsi. Chi userà «certs» falsificati riceverà una multa di duemila euro.
Green pass Europa: Ungheria
L’Ungheria ha invece rilassato di molto le restrizioni dal 3 luglio.
Fine dell’obbligo di mascherina, fine della richiesta di ristoranti e bar di esibire il certificato vaccinale. I partecipanti agli eventi ora possono essere fino a 100, e fino a 400 per i matrimoni.
Soprattutto, il certificato vaccinale resta obbligatorio, in alcuni luoghi pubblici, solo per i minorenni.
Cipro e Portogallo
Come la Francia, anche Cipro e Lussemburgo permettono l’ingresso in bar, pub, hotel e ristoranti solo a chi è vaccinato e mostra un «pass» — a Cipro si chiama «SafePass» — che lo provi.
Cipro permette anche di entrare al ristorante a chi mostra un tampone negativo, e l’isola è disseminata di punti per eseguirlo gratuitamente. In Portogallo da sabato 10 luglio vige l’obbligo di richiedere a tutti i turisti e residenti un certificato vaccinale, nei ristoranti, per dare un posto a sedere. I ristoratori, già provati dalla pandemia e dagli orari di apertura ancora ristretti, protestano: al momento hanno un pass solo due milioni di portoghesi, cioè uno su cinque.
E i turisti sono ancora pochi per le restrizioni sui viaggi. Ma il Paese è in allarme per il risalire dei casi, più di tremila al giorno nello scorso weekend.
Green pass Europa: Grecia
In Grecia, ha annunciato lunedì sera contemporaneamente a Macron il premier Kyriakos Mitsotakis, entreranno in vigore regole più strette a breve.
I luoghi della cultura così come ristoranti e bar non saranno accessibili più a chi non è vaccinato.
Obbligo di vaccinarsi sarà introdotto a breve anche per i sanitari: «Non chiuderemo più il Paese per il beneficio di pochi» ha detto il presidente. Corriere
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