Ieri a mezzogiorno, il Parlamento Europeo ha votato per la PROROGA DEL GREEN PASS DI UN ALTRO ANNO. Il Green pass era stato promulgato perchè durasse solo un anno, scadendo il 30 giugno 2022. Ma oggi viene votata la proroga di un altro anno a cui l’On Rinaldi voterà contro, come la delegazione della Lega in Parlamento Europeo. Il tema comunque vede una grossa contrapposizione fra le varie forze.
Ricordiamo che il Green pass venne introdotto lo scorso anno con una votazione del Parlamento Europeo che prevedeva lo strumento solo come facilitatore dei viaggi e dei trasferimenti fra i vari paesi. poi invece è diventato un vero e proprio strumento di repressione politica.
Il Parlamento europeo ha prorogato la validità del Green pass per i viaggi all’interno dell’Unione europea per un altro anno, fino a giugno 2023. L’ok è arrivato a larga maggioranza, ma non sono mancate le polemiche: Lega e Fratelli d’Italia, come i loro gruppi politici, hanno votato contro la proroga. E anche tra gli altri gruppi si segnalano diversi distinguo, come l’eurodeputata dei Greens, Rosa D’Amato, che si è opposta alla decisione di Strasburgo in rotta con il resto della formazione ecologista.
Per la leghista Annalisa Tardino si tratta di una misura “assurda e senza senso” in un momento in cui “siamo tornati per fortuna a una situazione di normalità, senza mascherine o certificati da esibire. Chiedere di prorogare questo strumento fino al giugno 2023, oggi, rappresenta una limitazione di alcuni diritti fondamentali”.
Oltre a prorogare la validità del certificato fino al 30 giugno 2023, le modifiche approvate consentiranno ai Paesi Ue di rilasciare certificati relativi anche a nuovi tipi di test antigenici. I deputati chiedono agli Stati membri di astenersi da ulteriori restrizioni alla libertà di movimento per i titolari del certificato, a meno che non sia strettamente necessario.
Qualora le restrizioni risultassero necessarie, queste dovrebbero essere limitate e proporzionate in base agli ultimi consigli scientifici del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e del comitato per la sicurezza sanitaria Ue.
Inoltre, i deputati vogliono che il periodo di applicazione del certificato sia il più breve possibile e chiedono alla Commissione di valutare, dopo sei mesi dalla proroga, l’utilità e la conformità del certificato e la sua revoca non appena la situazione epidemiologica lo permetterà. La decisione dovrà ora passare al vaglio del Consiglio. I negoziati con i 27 inizieranno immediatamente, in modo che le regole entrino in vigore prima della scadenza dell’attuale regime il 30 giugno.
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