Dal 1° maggio le nuove norme per Green pass e mascherine al chiuso
Via Mascherine al chiuso. La cabina di regia è fissata la prossima settimana, ma alcune regole sono già decise: dall’1 maggio non sarà più obbligatorio esibire il green pass e mantenere le mascherine al chiuso. Ci sono però alcune eccezioni: la certificazione verde servirà per entrare nelle strutture sanitarie. Sulle mascherine il governo dovrà invece stabilire i luoghi dove dovranno essere indossate ancora per qualche settimana. E poi approverà il decreto in consiglio dei ministri.
Green pass
Dal 1° maggio la certificazione verde rimane per dimostrare l’avvenuta vaccinazione o guarigione ma non sarà necessaria per entrare nei luoghi di lavoro e nei locali pubblici. Unica eccezione, «gli esercenti le professioni sanitarie e dei lavoratori negli ospedali e nelle Rsa per cui resta la sospensione dal lavoro per chi non si vaccina, fino al 31 dicembre». Secondo le nuove regole l’eliminazione del green pass riguarda:
- – l’accesso ai luoghi di lavoro
- – bar e ristoranti anche al chiuso
- – mense e catering continuativo
- – accesso degli spettatori a spettacoli al chiuso (cinema, teatri)
- – eventi sportivi
- – studenti universitari
- – centri benessere
- – attività sportive al chiuso e spogliatoi
- – convegni e congressi
- – corsi di formazione
- – centri culturali, sociali e ricreativi al chiuso
- – concorsi pubblici
- – sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò
- – colloqui visivi in presenza con i detenuti negli istituti penitenziari
- – feste al chiuso e discoteche
- – mezzi di trasporto.
Via le Mascherine al chiuso
Subito dopo il ponte del 25 aprile il premier Mario Draghi convocherà la cabina di regia e poi il Consiglio dei ministri per varare il nuovo decreto che indicherà i luoghi dove lasciare la mascherina obbligatoria. Ecco tutto i luoghi dove rimarranno ancora per qualche settimana.
Trasporto: Sui mezzi del trasporto pubblico come bus, metropolitane e tram resterà la FFP2 e lo stesso orientamento potrebbe prevalere per aerei, treni e navi.
Cinema e teatri: Il ministro della cultura Dario Franceschini è convinto che le persone che vanno al cinema o al teatro «si sentono più sicure se tutti gli spettatori vicino a loro tengono la mascherina» e spingerà per mantenere cautela ancora per tutta la primavera. D’altronde il numero di contagi è ancora elevato (Bassetti non è d’accordo) anche il tasso di positività obbliga il governo a mantenere la massima attenzione. Resta da valutare se per cinema teatri sale da concerto e discoteche basterà la mascherina chirurgica o sarà ancora richiesta la FFP2.
Ristoranti e bar: Nel settore della ristorazione dovrebbe prevalere la scelta di rispettare il calendario previsto e togliere l’obbligo di mascherina al chiuso già dal 1 maggio, anche per favorire il turismo e la ripresa economica del settore.
Stadi e palazzetti: Negli stadi via la mascherina visto che si sta all’aperto, l’orientamento del governo è invece di mantenerla nei palazzetti dello sport.
I luoghi di lavoro: La scelta definitiva non è stata ancora fatta ma il governo è orientato a non rimuovere fino a giugno l’obbligo di mascherine al chiuso nei luoghi di lavoro e negli uffici pubblici dove più intenso è il contatto con i cittadini e dove non è possibile mantenere il distanziamento tra le persone. L’idea prevalente è che dovrebbe bastare la chirurgica. Per i luoghi di lavoro privati la decisione, dal primo maggio in poi, spetterà alle aziende. Fonte: Il Corriere della Sera
La Mascherina non l’Ho mai messo eccetto per fare spesa nei Supermercati. Il Green Pass non l’Ho mai avuto e mai lo avrò!