Riunione lampo per il Consiglio dei ministri, che ha approvato all’unanimità il decreto urgente con le misure da adottare dopo l’attacco sferrato dalla Russia all’Ucraina.
Stato di emergenza per tre mesi. E’ stato deliberato per tre mesi lo stato di emergenza per consentire gli interventi della protezione civile all’estero e della protezione civile europea. Il dl, tra le altre cose, potenzia la presenza del personale militare italiano nella Nato. Via libera anche agli aiuti finanziari per il Paese.
La decisione dopo che stamani il pesidente del Consiglio, Mario Draghi, ha reso prima alla Camera e poi al Senato un’informativa urgente sul conflitto. “Le forze italiane che prevediamo essere impiegate dalla Nato – ha anticipato il premier – sono costituite da unità già schierate in zona di operazioni.
Circa 240 uomini attualmente schierati in Lettonia, insieme a forze navali, e a velivoli in Romania; e da altre che saranno attivate su richiesta del Comando Alleato. Per queste, siamo pronti a contribuire con circa 1400 uomini e donne dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica, e con ulteriori 2000 militari disponibili. Le forze saranno impiegate nell’area di responsabilità della Nato e non c’è nessuna autorizzazione implicita dell’attraversamento dei confini. L’Italia e la Nato vogliono trasmettere un messaggio di unità e solidarietà alla causa ucraina e di difesa dell’architettura di sicurezza europe”.
Stato di emergenza per tre mesi: cosa prevede il decreto urgente
Il decreto urgente varato dal Consiglio dei ministri per fronteggiare l’invasione russa in Ucraina contiene 7 articoli. Vanno dal potenziamento del personale militare italiano sotto il Comando Nato e aiuti all’Unità di crisi della Farnesina. Secondo quanto si apprende, è stato dichiarato lo stato d’emergenza per tre mesi. Questo per consentire gli interventi umanitari all’estero della protezione civile e della protezione civile europea.
L’articolo 1 riguarda, tra l’altro, la partecipazione di personale militare al potenziamento di dispositivi della Nato ed è “autorizzata, fino al 30 settembre 2022, la partecipazione di personale militare alle iniziative della Nato per l’impiego della forza ad elevata prontezza, denominata Very High Readiness Joint Task Force (VJTF)”.
Per il potenziamento delle attività realizzate dall’Unità di crisi del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale “a tutela degli interessi italiani e della sicurezza dei connazionali all’estero in situazioni di emergenza, è autorizzata la spesa di euro 1 milione per l’anno 2022”.
Autorizzata anche “per l’anno 2022, la spesa di euro 12.000.000 per la cessione, a titolo gratuito, di mezzi e materiali di equipaggiamento militare non letali di protezione alle autorità governative dell’Ucraina“.
Vi sono poi disposizioni urgenti di semplificazione delle procedure per gli interventi di assistenza o di cooperazione in favore dell’Ucraina e per la funzionalità e la sicurezza degli uffici e del personale all’estero.
Il decreto legge prevede anche disposizioni urgenti di semplificazione delle procedure per gli interventi di assistenza o di cooperazione in favore dell’Ucraina, fino al 31 dicembre 2022, da parte del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo riporta www.today.it.
Servi!!!…Idioti e per di più IMBECILLI!