Obbligo Forze dell’ordine, via arma, tesserino e manette se non “sierati”
Obbligo Forze dell’Ordine, da oggi mercoledì 15 dicembre. A chi si defila via arma e manette e multe fino a 1.500 euro. E’ arrivata la circolare del ministero dell’Interno – ‘Comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico’- come previsto dall’ultimo decreto sulle misure anti-Covid varato dal governo. “L’adempimento dell’obbligo vaccinale comprende il ciclo vaccinale primario e, a far data dal 15 dicembre 2021 – si legge – la somministrazione della successiva dose di richiamo da effettuarsi nel rispetto delle indicazioni e dei termini previsti dalla circolare del Ministero della Salute“.
L’obbligo riguarda anche gli assenti dal servizio. “Il giorno 15 dicembre – si legge infatti nella circolare in possesso dell’Adnkronos – il personale tutto, anche se assente per legittimi motivi, dovrà produrre al responsabile della propria struttura la documentazione attestante l’adempimento dell’obbligo vaccinale”.
Se tale documentazione non arriverà, l’amministrazione competente dovrà invitare “senza indugio, l’interessato a produrre entro 5 giorni dalla ricezione dell’invito” la documentazione richiesta. Per chi non si vaccina, non solo è prevista la sospensione del servizio senza alcun compenso, ma anche il ritiro temporaneo della “tessera di riconoscimento, la placca, l’arma in dotazione e le manette“.
Multe salatissime, inoltre, per chi viene scovato a lavoro seppur non vaccinato. “La svolgimento dell’attività lavorativa in violazione dell’obbligo vaccinale – si legge infatti nella circolare – è punito con la sanzione del pagamento di una somma da euro 600 a euro 1.500”. Ma verrà multato anche chi non controlla, con sanzioni da 400 a mille euro riporta adnkronos
L’avv Alessandro Fusillo, nel video seguente, consiglia la strategia difensiva
Per tutte le comunicazioni che arriveranno a partire dal 15 dicembre valgono le seguenti regole.
La comunicazione deve essere individuale e diretta al destinatario. Pertanto, le comunicazioni pubblicate in bacheca non hanno valore. Non accettate mai raccomandate a mano e invitate chi tenta di farvi delle comunicazioni in questo modo a inviarle con una pec (se ne avete una) o con raccomandata con avviso di ricevimento. La regola di non accettare raccomandate a mano vale anche per i militari. Solo un ufficiale di polizia giudiziaria potrebbe effettuare una notifica secondo le norme del codice di procedura civile, in tal caso la comunicazione sarebbe regolare. I semplici militari non sono pubblici ufficiali.
In relazione alle mail istituzionali, come quelle degli insegnanti, potrebbero essere considerate un modo valido di spedizione dell’invito alla vaccinazione se si tratta di un mezzo di comunicazione interno utilizzato normalmente sia dal datore di lavoro che dal dipendente. Probabilmente i responsabili delle diverse strutture, come i dirigenti scolastici, riterranno la mail istituzionale interna come una valida forma di comunicazione e sospenderanno coloro che non avranno risposto entro i cinque giorni dall’invio della mail.
Per questo, nell’ottica di sfruttare fino all’ultimo la possibilità di avere l’accredito dello stipendio, il consiglio è di rispondere dichiarando che si è preso l’appuntamento per il vaccino. In ogni caso fino a quando non arriverà un provvedimento ufficiale di sospensione per inottemperanza all’obbligo di vaccinazione potrete continuare a lavorare. Non è prevista la sospensione automatica dal 15.12. in poi e senza il rispetto della procedura prevista non è possibile sospendere nessuno.
Questa è la sequenza:
- dal 15.12. riceverete la lettera di invito a provvedere alla vaccinazione,
- entro cinque giorni risposta del dipendente con l’indicazione che si è preso appuntamento entro venti giorni dalla lettera di invito per l’effettuazione del vaccino,
- il dipendente ha tre giorni dalla data indicata per la vaccinazione per comunicare il certificato di vaccinazione,
- la sospensione può, quindi, essere comunicata solo a partire dal ventiquattresimo giorno dal ricevimento della lettera di invito a procedere alla vaccinazione.