Questa manifestazione di medici si è tenuta ieri (20 marzo) a Milano.
Manifestazione di medici a Milano: Covid e terapie domiciliari, così si può guarire stando a casa:
Credo che sia un unicum, nella storia nazionale una manifestazione di medici che pretende libertà di cura per una malattia che sta affliggendo socialmente ed economicamente, tenendo in ostaggio un popolo di sessanta milioni di persone.
Invece non è un unicum nella storia nazionale il fatto che su questa manifestazione sia calata una cappa plumbea di censura. Non ne ha parlato nessun organo di stampa. Non è un unicum nella storia nazionale perchè questa storia succedeva regolarmente durante il ventennio di regime fascista. Con una differenza però, Mussolini e i gerarchi la censura la usavano, magari per nascondere una sconfitta militare. Ora lo fanno per nascondere che centinaia di medici chiedono di poter curare in maniera appropriata una malattia che ha effetti socio-economici gravissimi. E quello che accade oggi mi pare peggio.
Tante persone intervenute all’arco della Pace di Milano per partecipare alla “Conferenza a cielo aperto: Rinasceremo con le cure”. La richiesta comune da parte di tutti i relatori è stata la necessità di intervenire precocemente e domiciliarmente contro la Covid-19. Infine pretendere il riconoscimento di questa tempestività da parte delle istituzioni.
L’intervento dei medici:
Il dott. Andrea Stramezzi ha sottolineato l’importanza dello scambio di informazioni con medici di tutto il mondo. Condividendo evidenze cliniche e strategie terapeutiche senza aspettare l’esito dei così detti “studi random a doppio cieco”
Il dott. Paolo Gulisano, medico epidemiologo, ha ribadito la necessità di sfruttare le molecole a disposizione, già note e sperimentate. “Non siamo virologi da salotto e i negazionisti veri sono quelli che negano la possibilità di cura. Noi crediamo all’esistenza di questo virus e alla Covid 19. Ci auguriamo che questo Protocollo di Salvezza possa essere accettato istituzionalmente ed applicato in fretta”.
Ha inoltre espresso la forte speranza di superare il “Regime di paura” e di tornare a curare sul territorio. Basandoci non solo sui modelli matematici, ma anche e soprattutto sulla “Real life research”, la ricerca sulla vita reale.
Interviene anche La dott.ssa Chiara Taiana, specialista in Medicina Interna. Ha all’attivo 150 pazienti Covid curati, molti dei quali seguiti gratuitamente, per spirito di missione, incarnando il profondo significato dell’essere medico. Anche lei ha auspicato una condivisione delle strategie di intervento terapeutico.
L’avv. Mirella Manera ha ricordato come la “Tachipirina e la vigile attesa” raccomandata a livello ministeriale non possano costituire un protocollo. Non esistono protocolli di cura presentati da AIFA ed è necessario attivarli dando voce a chi si sta impegnando a livello territoriale.