La comunicazione è stata inviata ai principali partiti e organi di governo dei Paesi esteri, all’Alto Commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite e al Segretario Generale del Consiglio d’Europa
Associazione Umanità e Ragione. “A nome di tutti i cittadini discriminati e perseguitati, l’associazione “Umanità e Ragione” ha trasmesso una richiesta di aiuto internazionale per denunciare la violazione dei diritti umani in Italia e sollecitare un intervento umanitario da parte della Comunità internazionale finalizzato al ripristino della legalità e della democrazia”.
In attesa dei possibili ed ennesimi provvedimenti restrittivi del Governo Draghi, provvedimenti che verranno discussi il prossimo 5 gennaio, il gruppo di avvocati, di intellettuali e di studenti dell’Associazione lancia l’allarme, a seguito dei “crimini contro l’umanità commessi in Italia dall’apparato di Governo mediante l’esercizio illegale di pubblici poteri, a danno dei cittadini italiani e degli stranieri residenti”.
Dopo due anni di fortissime limitazioni della libertà personale e di abolizione dei diritti inderogabili (numerosissimi non vaccinati non possono più lavorare e, dal 10 gennaio, chi non è guarito o non si è sottoposto all’inoculazione non potrà più salire nemmeno su un autobus!), “Umanità e Ragione” rivolge un ultimo, disperato appello agli organismi internazionali. Più che combattere contro una pandemia, si procede a colpi di decreti che sopprimono i diritti innati di ciascun individuo: a chi rifiuta dose e Green Pass viene precluso il diritto alla vita.
Associazione Umanità e Ragione: La deriva democratica, ormai inarrestabile, è motivo centrale della richiesta di aiuto da parte dell’associazione.
Il fallimento totale della gestione italiana della pandemia è palese: sono state somministrate 112 milioni di dosi di vaccino, che tuttavia non hanno fermato la diffusione del virus (si preferisce invece attribuire responsabilità all’esigua percentuale di non vaccinati, sebbene giorno dopo giorno l’impressionante record di contagi testimoni la trasmissione del virus anche da parte dei vaccinati) e sono stati respinti tutti gli altri strumenti di cura proposti da medici e ricercatori.
Le varie misure restrittive adottate, tra cui le zone a “colori”, il Green Pass, il Super Green Pass e il Mega Green Pass non solo hanno contribuito generalmente a peggiorare la situazione con un’illusione di sicurezza, ma hanno mandato nel panico e nella confusione i cittadini. Il caos è stato inoltre alimentato dalla schizofrenia normativa a cui abbiamo assistito dall’inizio del 2020 a oggi e al ricorso esasperato alla decretazione d’urgenza, con cui si sono stravolte la vita e le abitudini degli Italiani. Si è superato ogni limite, come sottolinea appunto l’Associazione.
Si legge nella comunicazione: “Negli ultimi due anni, il Governo italiano ha adottato innumerevoli provvedimenti normativi d’urgenza che si pongono immediatamente in contrasto con il Codice di Norimberga, la Dichiarazione di Helsinki e il Patto internazionale sui diritti civili e politici, oltreché con la Costituzione italiana, in quanto:
- obbligano direttamente o indirettamente milioni di cittadini e di stranieri residenti in Italia a sottoporsi all’inoculazione di un medicinale rispetto al quale non sono disponibili dati clinici completi in merito alla sicurezza e all’efficacia, punendo chi rifiuta il trattamento con la perdita del lavoro, del reddito, dell’accesso allo studio e a qualsiasi attività pubblica e sociale;
- estorcono a milioni di cittadini e di stranieri residenti un consenso alla sottoposizione al suddetto trattamento sanitario che non può in alcun modo definirsi “informato”, stante l’impossibilità da parte del personale medico-sperimentatore che somministra il medicinale in questione di disporre di dati clinici completi in merito alla sua sicurezza e alla sua efficacia.
Nonostante ciò, queste leggi sono state emanate dal Presidente della Repubblica, ratificate dal Parlamento italiano, supportate da una parte del potere giudiziario e da tutti gli organi di informazione nazionali”. I componenti dell’associazione precisano: “Negli ultimi mesi, le predette Istituzioni stanno attuando una politica di vera e propria persecuzione e segregazione dei cittadini e degli stranieri residenti che non possono o non vogliono sottoporsi alla prima o alle successive dosi del cosiddetto vaccino anti-Covid – compresi gli adulti e i minori che hanno già superato la malattia, che rischiano reazioni avverse e che hanno già subito reazioni avverse gravi alla prima dose”.
“Umanità e Ragione” ritiene che siano stati calpestati proprio quei diritti e quei princìpi garantiti dalla Costituzione: “A milioni di cittadini è stato, infatti, proibito il diritto al lavoro, alla retribuzione, all’istruzione scolastica e universitaria, all’uso dei trasporti pubblici, alla partecipazione alle attività della comunità, l’accesso agli alberghi, ristoranti e bar, ai luoghi di cultura e dello sport, alle più diverse forme di partecipazione alla vita civile e associativa, l’accesso alle cure sanitarie e ad altre prestazioni o servizi assistenziali, la possibilità di spostarsi sul territorio nazionale ed internazionale con i mezzi pubblici.
I cittadini delle isole più piccole, a causa del divieto di utilizzo dei mezzi di trasporto, non potranno raggiungere i servizi essenziali e gli ospedali ubicati, in molti casi, al di fuori del territorio isolano”. È venuta meno qualsiasi forma di rispetto sia per la vita, sia per la morte.
Secondo l’associazione, infatti, “è stato, inoltre, proibito di accudire familiari ricoverati, anche in stato terminale, presso strutture sanitarie o case di riposo. Le predette misure, il blocco degli stipendi, la negazione di qualsiasi forma di sussidio economico e alimentare, stanno condannando milioni di cittadini, di famiglie, di bambini e di ragazzi alla fame, alla malattia ed alla segregazione sociale, un numero destinato ad accrescersi in modo allarmante, considerata la preannunciata estensione di questi provvedimenti persecutori e discriminanti a tutte le categorie di lavoratori”.
Se milioni di persone non potranno più lavorare e nemmeno partecipare alla vita sociale, il tracollo del Paese, sotto tutti gli aspetti, è praticamente assicurato.
Ecco quindi l’appello dell’Associazione Umanità e Ragione:
“Le drammatiche violazioni dei diritti umani in atto in Italia, la sempre più ampia attuazione di forme radicali di segregazionismo sociale, in forza dell’esercizio illegale del potere di governo da parte dello Stato-apparato, spingono milioni di cittadini italiani ad esortare gli organi della Comunità internazionale competenti ratione materiae, nonché gli Stati più sensibili a questo disperato grido di aiuto, ad intervenire con urgenza presso le Istituzioni italiane affinché ripristinino nell’immediato le condizioni di legalità e di democrazia.
Assicurando altresì il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali riconosciuti dai Trattati internazionali di cui anche l’Italia è parte contraente, nella consapevolezza che ogni ritardo ulteriore potrebbe tradursi, come nel recente passato, in una valanga destinata a travolgere la democrazia di altri Paesi”. FONTE
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