Rottamati i codici Ateco, ai ristori vanno 11 miliardi Draghi: “Già valutata l’idea di un altro scostamento”
Il fulcro del decreto Sostegni è la macchina dei ristori. «Siamo consapevoli che sono risposte parziali e abbiamo valutato l’ipotesi di un secondo stanziamento in occasione della presentazione del Def», ha anticipato il premier Mario Draghi in conferenza stampa ricordando, tuttavia che «tre quarti dell’importo» (32 miliardi di euro) è destinato alle imprese, ai ristori 11 miliardi in particolare con l’abbandono dei codici Ateco e velocità dei pagamenti» visto che «l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione una piattaforma».
I pagamenti, ha assicurato Draghi, «inizieranno l’8 aprile per chi avrà fatto domanda» e «se tutto va come previsto, 11 miliardi» entreranno nelle tasche di imprese e partite Iva «nel mese di aprile». Come ha precisato il ministro dell’Economia, Daniele Franco, «si stima che 3 milioni di soggetti riceveranno fondi in media per 3.700 euro». La platea si individua in base a due parametri: un fatturato fino a 10 milioni di euro e perdite di ricavi per almeno il 30% nell’ammontare medio mensile del fatturato 2020 rispetto a quello del 2019. Confermate le cinque fasce con percentuali che vanno dal 60 al 20%, in base alla dimensione dei ricavi 2019 sulle quali parametrare il contributo.
Nasce, poi, un fondo al ministero dell’Economia, da 700 milioni di euro, per ristorare gli esercizi commerciali che si trovano in zone turistiche di montagna che nel 2019 abbiano visto un numero di turisti tre volte più alti del numero della popolazione. Arrivano, poi 300 milioni nel dl Sostegni, per la decontribuzione lavorativa degli agricoltori. La misura è stata chiesta e ottenuta da Forza Italia e si inserisce negli 1,5 miliardi di decontribuzione per le partite Iva che hanno subito perdite di ricavi superiori al 33 per cento. Sono previsti poi aiuti economici per le categorie particolarmente colpite dall’emergenza, inclusi i ristoranti e negozi dei centri storici e le imprese che operano nei settori dei matrimoni e degli eventi privati. A queste particolari categorie di imprese, il dl Sostegno assegna 200 milioni di euro. Nasce, infine, un nuovo Fondo, con una dotazione di 100 milioni di euro, per il ristoro delle perdite subite dal settore della fiere e dei congressi.
Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando ha poi portato a casa lo stop ai licenziamenti fino a giugno per i lavoratori che possono poi accedere alla cassa integrazione ordinaria, mentre, come ha evidenziato anche il premier, per gli altri che non hanno accesso agli ammortizzatori sono previsti «meccanismi di sostegno fino alla fine dell’anno». Varato, inoltre, il rifinanziamento per un miliardo del reddito di cittadinanza e rinnovo per tre mensilità (marzo, aprile e maggio) del reddito d’emergenza per le famiglie in difficoltà (per quelle in affitto si alza la soglia di reddito).
«Più di 3 miliardi per Regioni ed enti locali, un fondo di 700 milioni per il sistema neve, 300 milioni per la decontribuzione nel settore agricolo, stop alle cartelle esattoriali fino al 2010, risorse a fondo perduto per imprese e autonomi. Con l’azione di Forza Italia al governo novità importanti», ha scritto su Twitter il ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini. «Niente pace fiscale, nessun intervento immediato per famiglie e imprese e non una parola rassicurante sulla riapertura delle scuole», ha commentato Francesco Lollobrigida (Fdi).
Fonte: IlGiornale.it
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