Inglesi addestrano ucraini. Lo ha rivelato il Times di Londra: gli uomini delle Sas starebbero addestrando i colleghi ucraini
Inglesi addestrano ucraini. Soldati inglesi sono in Ucraina e stanno addestrando truppe ucraine a Kiev. La notizia è stata confermata dal Times di Londra e trova parziale conferma dalle recenti mosse di Mosca, che ha vietato l’ingresso in Russia al primo ministro britannico Boris Johnson e altri membri del suo governo. La Tv di stato russa, intanto, continua ad ammonire l’Occidente, affermando che «è già cominciata la Terza guerra mondiale».
La notizia, rilanciata dalla testata britannica The Times, sarebbe infine stata anche confermata da alcuni ufficiali ucraini, scrive Il Giornale d’Italia. Nelle ultime due settimane le forze speciali dell’esercito del Regno Unito sarebbero arrivate a Kiev col compito di addestrare i militari ucraini. Le truppe inglesi – la cui presenza in Ucraina potrebbe portare a un escalation del conflitto qualora fossero coinvolte in qualche azione militare – starebbero insegnando agli ucraini come utilizzare al meglio alcuni tipi di armi, come i razzi anti-carro Nlaw.
Non si conosce il numero esatto dei militari inglesi che si sono spostati a Kiev. Il The Times ha comunque parlato di almeno due sessioni di addestramento. Una organizzata la scorsa settimana e un’altra la settimana precedente. Il popolare quotidiano londinese ha citato come fonte Yiriy Myronenko, un capitano alla guida di un battaglione che si trova nella periferia di Kiev. Se tale notizie dovesse, come tutto fa presupporre, rivelarsi vera, questo vorrebbe dire che sarebbe la prima volta dall’inizio della guerra in cui si registrerebbe la presenza di militari Nato sul suolo ucraino. Lo scorso 9 aprile, il primo ministro inglese Boris Johnson era stato a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Forse è stato proprio in concomitanza con questo incontro che la Gran Bretagna ha provveduto a trasferire i suoi soldati sul fronte orientale dell’Europa.
Putin vieta l’ingresso in Russia a Johnson
Intanto, i rapporti tra Gran Bretagna e Russia si fanno sempre più tesi. Con la seconda che ha vietato l’ingresso nel Paese al primo ministro britannico Boris Johnson e altri membri del suo governo. Questo per «colpa» proprio della posizione «ostile» di Londra nei confronti di Mosca.
La notizia è stata riferita dalla Bbc, si legge su Il Giornale d’Italia. In risposta alle «azioni ostili senza precedenti del governo britannico, espresse, in particolare, nell’imposizione di sanzioni contro alti funzionari della Federazione russa», la Russia vietato l’ingresso sul suo territorio di membri chiave del governo.
Tra i membri del governo britannico che non possono più – fino a nuovo ordine – entrare in Russia ci sono poi anche il Vice primo ministro, il ministro della Giustizia Dominic Raab, i Ministri degli Esteri e della Difesa Elizabeth Truss e Ben Wallace e l’ex premier Theresa May.
Lo ha confermato il ministero degli Esteri russo citato da Tass. «Questo passo è stato compiuto in risposta alla sfrenata campagna informativa e politica di Londra volta a isolare la Russia a livello internazionale, creare le condizioni per contenere il nostro Paese e strangolare l’economia interna», ha affermato il ministero degli Esteri russo. Ma non è ancora finita. La Russia presto potrebbe ampliare nuovamente l’elenco con politici e parlamentari britannici che «contribuiscono a fomentare l’isteria anti-russa».
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