Conti correnti e cassette di sicurezza sotto l’occhio vigile dell’Unione europea.
Grande fratello fiscale. Tra qualche settimana infatti tutti i 27 stati membri dell’Ue potranno controllare e verificare i depositi su conti e cassette mettendo in atto le nuove norme sull’antiriciclaggio. Secondo quanto riporta Italia Oggi, le Unità di informazione finanziaria (le Uif) dei vari Paesi che compongono l’Unione, potranno avere in tempo reale informazioni sull’identità dei titolari dei conti correnti con un unico punto di accesso per tutti gli Stati, il Bar.
Le novità su questo fronte sono state presentate lo scorso 7 dicembre al Consiglio dell’Unione europea.
Di fatto i 27 stati membri hanno trovato così un’intesa per un quadro normativo comune e rafforzato sul fronte antiriciclaggio. Tutto ciò è una novità assoluta dalle parti di Bruxelles. Infatti non ci sono precedenti di regolamenti di fatto comunitari applicabili direttamente dai singoli Stati all’interno dei propri ingranaggi fiscali. E per capire la portata di questa vera e propria rivoluzione, basta leggere le direttive Ue su questo fronte: “La commissione si aspetta “un processo legislativo rapido”.
Un grande fratello fiscale in più con la scusa dell’antiriciclaggio
Gli stati membri dovranno istituire meccanismi automatizzati centralizzati, quali registri centrali o sistemi elettronici centrali di reperimento dei dati”, spiega l’orientamento del Consiglio, che consentano di identificare tempestivamente tutte le persone fisiche o giuridiche che detengono o controllano conti di pagamento o conti bancari identificati dall’Iban, nonché le cassette di sicurezza detenute da un ente creditizio nel loro territorio”. Insomma un occhio vigile in più sui nostri risparmi nel nome dell’antiriciclaggio. Il risultato è uno solo: niente più segreti su conti correnti e cassette di sicurezza. www.liberoquotidiano.it