Israele allenta le restrizioni e i blocchi dovuti alla pandemia dopo due mesi di lockdown, grazie alle vaccinazioni. Da domenica riaprono negozi, palestre, centri commerciali, biblioteche e musei anche se restano obbligatorie le misure legate a distanza sociale e uso delle mascherine. Per accedere ad alcuni luoghi – come palestre e piscine – è necessario un “Passaporto Verde”, un documento che può essere ottenuto solo da chi ha già fatto la doppia vaccinazione. Nel Paese è stata condotta la campagna di vaccini più rapida al mondo nell’ultimo mese e mezzo, somministrando dosi del siero Pfizer a quasi la metà dei suoi 9,3 milioni di abitanti.
Commento di Piero
Israele capofila dell’inumano, proprio loro che hanno subìto sulla propria pelle le discriminazioni della Shoah e degli esperimenti genetici nazisti.
Guardate poi i giornali italiani (e non solo) con quale naturalezza parlano di accessi consentiti ai solo vaccinati, imponendo limitazioni che calpestano ogni elementare diritto umano.
È così che si comincia: da ora in poi partiranno con la propaganda basata sulla paternale colpevolizzante “Avete visto come sono stati bravi in Israele, prendiamo esempio da loro che sono la piú grande democrazia del Medio Oriente! Dovremmo tutti fare come loro!”.
Deve passare il messaggio che senza l’intruglio non si potrà più vivere, che iniettarsi il vaccino dovrà diventare prassi stagionale, che proteggersi indossando la museruola dovrà essere un’abitudine, e non importa che tutto ció sia illegale e contro ogni diritto di libertà, di scelta e di autodeterminazione.
Come vi hanno convinto della pandemia, dei ristori, delle zone colorate e dei dati sapientemente manipolati, così i media vi convinceranno che questa sarà la vostra nuova vita, la nuova umanità.
Sempre che vogliate continuare a farne parte.