Bolsonaro: Mia figlia Laura ha 11 anni, in Brasile è stata avviata una consultazione pubblica che raccoglierà le posizioni della società civile in merito alla vaccinazione nella fascia 5-11
Il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, ha dichiarato che non farà vaccinare la figlia di 11 anni contro il Covid-19. “Mia figlia non sarà vaccinata, lo sto dicendo molto chiaramente. Ha 11 anni”, ha dichiarato Bolsonaro parlando alla stampa. “La questione dei vaccini per i bambini è in una fase iniziale. Il mondo ha ancora dei dubbi e non ci sono morti tra i bambini che giustificano un vaccino d’emergenza. La decisione spetta, ovviamente, al ministero della Salute dopo l’apertura di una consultazione pubblica”, ha detto il capo dello Stato brasiliano. Aggiungendo che il ministro si esprimerà sul tema il prossimo 5 gennaio riporta nova.news.
Il ministero della Salute del Brasile ha aperto una consultazione pubblica che raccoglierà le posizioni della società civile in merito alla vaccinazione contro il Covid-19 di bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni. La consultazione pubblica è aperta fino al 2 gennaio 2022. I contributi dovranno essere inviati tramite l’indirizzo elettronico del ministero della Salute. L’uso del vaccino anti-Covid sviluppato dall’industria farmaceutica statunitense Pfizer sui bambini tra i 5 e gli 11 anni è stato approvato lo scorso 16 dicembre dall’Agenzia nazionale di vigilanza sanitaria del Brasile (Anvisa).
“Sulla base della totalità delle prove scientifiche disponibili, il vaccino Pfizer-BioNTech, se somministrato in due dosi a bambini di età compresa tra 5 e 11 anni, può essere efficace nel prevenire malattie o condizioni gravi e potenzialmente fatali che possono essere causate dal virus Sars-CoV-2”, affermava il direttore generale dei medicinali di Anvisa, Gustavo Mendes. “Abbiamo osservato prestazioni soddisfacenti del vaccino anche contro la variante Delta”, ha precisato. “E non ci sono segnalazioni di eventi avversi gravi, preoccupazioni o segnalazioni relative a casi molto gravi o mortalità dovuta alla vaccinazione. Questo profilo di sicurezza è molto importante”, concludeva.
Secondo Queiroga infatti l’approvazione all’uso del vaccino anti-Covid sviluppato dall’industria farmaceutica statunitense Pfizer sui bambini da parte dell’autorità sanitaria da sola non basta
A poche ore dall’approvazione dell’Anvisa, il ministro della Salute Marcelo Queiroga interveniva affermando che prima di dare il via libera alla vaccinazione dei bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni sarà necessario un secondo parere tecnico. Secondo Queiroga infatti l’approvazione all’uso del vaccino anti-Covid sviluppato dall’industria farmaceutica statunitense Pfizer sui bambini da parte dell’autorità sanitaria da sola non basta. “E’ necessario fare un’analisi. La valutazione dell’Anvisa è una, quella del ministero della Salute è un’altra”, ha detto Queiroga. In virtù della necessità di ulteriori studi l’inizio della vaccinazione dei bambini potrebbe slittare al nuovo anno.
Contro l’adozione del vaccino si era scagliato fin da subito il presidente Bolsonaro, che nel corso di una diretta sul proprio profilo Facebook ha chiesto, ufficiosamente, i nomi dei tecnici che hanno approvato il vaccino sui bambini. “Vogliamo pubblicizzare i nomi di queste persone, in modo che tutti possano conoscerli e, ovviamente, formarsi un’opinione”, ha dichiarato Bolsonaro. A seguito della dichiarazione del capo dello Stato, da sempre critico all’utilizzo dei vaccini al punto di decidere di non vaccinarsi, l’Associazione dei funzionari dell’Agenzia di vigilanza sanitaria del Brasile (Univisa/Anvisa) ha pubblicato una nota di condanna.
Secondo il testo pubblicato, “l’intenzione di rivelare l’identità di coloro che sono coinvolti nell’analisi tecnica non porta con sé alcun interesse repubblicano”. Secondo la nota, si tratta di una “minaccia di ritorsione” che “istiga i cittadini a una reazione, un metodo apertamente fascista e i cui risultati possono essere tragici e violenti, mettendo a rischio la vita e l’integrità fisica dei dipendenti dell’Agenzia”. I funzionari di Anvisa hanno denunciato di essere stati minacciati per aver ottemperato al regolare esercizio del loro dovere. “Qualcosa di estremamente incompatibile con il regime democratico e che dovrebbe ispirare la massima attenzione delle autorità competenti”, afferma la nota. Da ultimo il giudice della Corte suprema del Brasile (Stf), Ricardo Lewandowski, ha inviato alla Procura generale della Repubblica (Pgr) una richiesta di indagine nei confronti del presidente Jair Bolsonaro per minacce.