Danni da vaccinazioni non riconosciuti: Continua a non riconoscere i danni da vaccinazioni non obbligatorie, come quelli da vaccino covid, il Ministero della Salute.
Danni da vaccinazioni non riconosciuti: Con questa strategia il Ministero addossa la totale responsabilità dei danni da vaccino su chi sottoscrive il modulo di “consenso informato”. L’ultimo Decreto Ministeriale, protocollato il 2 dicembre, a cura della Direzione Generale della vigilanza sugli enti e della sicurezza delle cure (DGVESC) – Ufficio 4 Indennizzi Legge 210/92, con n.0035896, è stato notificato nei giorni scorsi agli eredi di una donna siciliana e per conoscenza all’Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta.
I familiari della signora avevano fatto ricorso al Ministero della Salute per i danni subiti dalla defunta a causa di vaccinazione non obbligatoria. Il Ministero risponde sempre allo stesso modo: il danno da vaccinazione non obbligatoria non è coperto dalla legge che prevede l’indennizzo. Ai familiari non resta che rivolgersi al Tribunale e sperare dopo 15-20 anni di ottenere Giustizia con una pronuncia estensiva della Corte Costituzionale.
Si legge nel Decreto del Ministero della Salute notificato in Sicilia: “Nel caso in questione, la CMO (Commissione Medico Ospedaliera di prima istanza) di Messina non ha proceduto alla trattazione della pratica, in quanto ha ritenuto la vaccinazione non obbligatoria. Tutto ciò premesso, e vista l’assenza di un giudizio della CMO di Messina, il ricorso presentato dagli eredi della Sig.ra xxxx è inammissibile”.
In caso di danno da vaccinazione non obbligatoria, quindi, la Commissione Medico Ospedaliera e il Ministero della Salute non entrano neanche nel merito del caso specifico per esaminare un possibile nesso tra danno/decesso e vaccinazione. Rigettano immediatamente il ricorso perchè ritenuto inammissibile si legge.
Anche nell’ultimo Consiglio dei Ministri è emersa la questione dei danni da vaccino covid.
Come riporta oggi 31 dicembre La Verità, Giorgetti avrebbe chiesto che i ragionamenti sull’obbligo vadano “di pari passo con un’assunzione di responsabilità da parte dello Stato” e quindi chiede di togliere la liberatoria che viene fatta firmare al momento dell’iniezione e di “prevedere un capitolo di spesa per gli indennizzi”. In questo modo, però, Speranza si vedrebbe costretto ad eliminare la liberatoria per tutte le vaccinazioni perchè si creerebbe un precedente.

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